Smacchiare la biancheria

Le macchie possono essere suddivise in tre tipi, facilmente individuabili:

  • macchie depositate
    Costituite da sostanze dense che non penetrano nel tessuto (vernici, maionese, ecc.)
  • macchie assorbite
    Costituite da sostanze che penetrano nel tessuto (succhi, inchiostro, vino, ecc.)
  • macchie tenaci
    fango o alimenti appiccicosi

Solo sapendo riconoscere i tipi di macchie diverse potremo decidere quale smacchiatore usare e in che modo intervenire.


Cominciamo con lo spiegare come smacchiare:

Poniamo la parte macchiata su un panno bianco piegato più volte. Prepariamo un tampone di stoffa e intigiamolo nella soluzione adatta alla macchia (vedi sotto).
Smacchiamo al rovescio partendo dal bordo esterno verso l'interno. Evitiamo di strofinare perchè il tessuto potrebbe perdere lucentezza e colore. Procediamo al lavaggio (sempre se l'indumento è lavabile), altrimenti appendiamo il capo all'aria aperta.


Continuiamo con la lista dei più comuni smacchiatori:

  • Aceto
  • Acetone
  • Acqua ossigenata
  • Alcool denaturato
  • Ammoniaca
  • Benzina rettificata
  • Sale da cucina
  • Talco
  • Trielina


E concludiamo con i metodi per rimuovere alcune delle macchie più tipiche:

  • Cera
    Aspettiamo che la macchia si solidifichi e poi grattiamo con il bordo di un cucchiaino per asportare lo strato di cera. Appoggiamo la parte macchiata tra due carte assorbenti (come ad esempio lo Scottex) e premiamo sulla zona macchiata con il ferro da stiro a temperatura elevata.
    Cambiamo più volte la carta assorbente, finchè la cera si stacca completamente. Procediamo poi al lavaggio o ad altro trattamento a seconda del tessuto.

  • Erba
    Se il tessuto macchiato è lavabile prepariamo in un contenitore una soluzione con tre parti di acqua, due parti di alcool denaturato e una parte di ammoniaca. Appoggiamo la zona da trattare su un telo bianco ripiegato. Immergiamo il tampone nella soluzione e passiamolo sulla macchia.
    Se il tessuto è di cotone bianco, esponiamo al sole la parte macchiata, inumidendola spesso con succo di limone e sale. E poi procediamo al lavaggio.

  • Pomodoro
    Per i tessuti lavabili prepariamo una soluzione di acqua e ammoniaca (1 litro di acqua e 4 cucchiai di ammoniaca).
    Tamponiamo la macchia dopo aver appoggiato la parte da trattare su un panno ripiegato. Strofiniamo con un sapone a pezzi di Marsiglia e procediamo al lavaggio.

  • Olio
    Se il tessuto è lavabile cospargiamo la macchia con del talco, lasciamolo agire per almeno 1-2 ore e poi spazzoliamo. Passiamo il sapone a pezzi di Masiglia e procediamo al lavaggio.
    Se il capo non è lavabile, appoggiamo la parte macchiata su una carta assorbente, cospargiamo di talco e dopo alcuni minuti spazzoliamo la parte. Tamponiamo successivamente la macchia con la trielina.

  • Fango
    Lasciamo asciugare la macchia. Quando il fango è secco completamente, spazzoliamo con cura. Se la macchia persiste e il tessuto è lavabile, procediamo con un normale lavaggio. Se il tessuto non è lavabile, tamponiamo con la trielina.

  • Inchiostro
    Se la macchia si è già asciugata, applichiamo alcool denaturato e laviamo con il sapone a pezzi. Se la macchie è fresca, poniamo sotto al tessuto un panno e spremiamo sopra alla macchia del succo di limone e un cucchiaino di sale.
    Ripetiamo l'operazione più volte, specialmente se il tessuto non è lavabile.
    Se il tessuto è lavabile invece, procediamo direttamente al lavaggio con detersivo.

  • Vino
    Per trattare le macchie di vino rosso, mettiamo in un piattino un cucchiaio di fiori di zolfo (reperibili in farmacia), accendiamoli con un fiammifero e appoggiamo la parte macchiata sul vapore. Ripetiamo l'operazione fino alla scomparsa della macchia.
    Le macchie di vino bianco invece sono facilmente eliminabili con il solo lavaggio in lavatrice.

    Attenzione! Eseguiamo sempre il trattamento con i fiori di zolfo accanto a una finestra aperta perchè i vapori sono tossici!

  • Birra
    Se il tessuto è di cotone, bagniamolo con acqua sul diritto del capo e con glicerina sul rovescio. Poi Procediamo al lavaggio con detersivo neutro.
    Per smacchiare la seta invece prepariamo una soluzione con acqua e poco alcool denaturato. Quindi sciacquiamo abbondantemente.

  • Inchistro di biro o pennarello
    Appoggiamo la parte macchiata su un strato di carta assorbente, tamponiamo con alcool, benzina o trielina. Ripetiamo più volte l'operazione.
    Sui tessuti lavabili eseguiamo un lavaggio a 40°. Invece sulla seta tamponiamo con una soluzione di acqua e qualche goccia di limone.

  • Ruggine
    Se il tessuto è lavabile tamponiamo la macchia con un prodotto antiruggine. Se non abbiamo a disposizione questi prodotti applichiamo succo di limone caldo. Laviamo in seguito con detergente.
    Se il tessuto è di lana, seta o sintetico, tamponiamo con acqua e ammoniaca.

  • Uovo
    Trattiamo la macchia con acqua fredda e sapone a pezzi di Marsiglia.
    Se è persistente, prima del lavaggio, immergiamo il capo in acqua e ammoniaca.

  • Colla
    Appoggiamo la parte macchiata su uno strato di carta ssorbente e tamponiamo con acetone o solvente per smalto non aleoso. Strofiniamo rapidamente e subito dopo bagnamo con acqua.

    Attenzione: Non usiamo mai l'acetone su tessuto sintetici!

  • Smalto per unghie
    Smacchiamo con un batuffolo di cotone imbevuto di acetone non aleoso.
    Se il tessuto non è lavabile, tamponiamo con acetato di amile.

  • Rossetto
    Sui tessuti non lavabili smacchiamo con trielina, sui tessuti lavabili invece procediamo con un lavaggio in acqua calda e detersivo.

I prodotti indicati sono facilmente reperibile nei supermercati.

Stendere il bucato

Anche se può sembrare un'operazione banale, stendere il bucato in modo da evitare pieghe e segni delle mollette, rende più facile e veloce la stiratura.

Ecco qualche consiglio per evitare guai:

  • Non stendere al sole i capi colorati
  • Non sovrapporre i capi da asciugare
  • Stendere la biancheria al rovescio, per evitare che il sole la ingiallisca
  • Far asciugare le maglie di lana all'ombra, distese su un asciugamano
  • Ritirare il bucato appena è asciutto
  • Stendere le camicie dalla parte del colletto; i pantaloni e le gonne dalla parte della vita; le magliette dalla parte del bordo inferiore

Lavaggio a mano

Non tutti i capi della nostra biancheria possono essere lavati in lavatrice. Alcuni più delicati, come quelli di seta, lana, viscosa o indumenti con paticolari applicazioni (stampe, glitter, ecc.) vanno necessariamente lavati a mano.

Iniziamo con l'occorente:

  • un recipiente di plastica di media dimensione (1 - 2 Euro)
  • sapone liquido* per lavaggio a mano

*non utilizzare detersivi in polvere che non si sciolgono bene in acqua fredda


Per ogni tipo di tessuto è necessario un procedimento diverso. Vediamo quelli principali:

Lana
Immergiamo il capo in acqua tiepida e lasciamolo a mollo per non più di 10 minuti.
Risciacquiamo, avvolgiamolo in un telo di spugna e comprimiamo (non strizziamo!) bene.
A questo punto stendiamo all'aria il capo su una superficie piana, per evitare che il peso dell'acqua ne rovini la forma, e all'ombra, per evitare che il sole lo scolorisca o ingiallisca.

Seta
Procediamo al lavaggio come per la lana.
Se il capo perde colore nell'immersione, aggiungiamo dell'aceto bianco (quello da cucina) all'acqua del risciacquo.

Viscosa
Un'attenzione particolare va riservata ai capi di viscosa: l'etichetta riporta il simbolo del lavaggio a secco (in tintoria), ma si possono lavare a mano procedendo come descritto per la seta.
Solo una raccomandazione aggiuntiva: immergiamo singolarmente in acqua fredda i capi che stingono facendoli poi asciugare all'ombra.
Non c'è da preoccuparsi se, dopo il lavaggio, il capo risultasse di dimensioni ridotte: una volta asciutto riprenderà le dimensioni originali!

Delicati e colorati di altri tessuti
Riempiamo il recipiente di acqua ad una temperatura di 30/40° e versiamo un tappo di detersivo liquido, immergiamo il capo, agitiamo con le mani senza strofinare (possiamo farlo delicatamente solo in caso di macchie), lasciamo a mollo per 5 minuti, strizziamo facendo in modo che l'acqua assorbita dal tessuto venga eliminata.
A questo punto cambiamo l'acqua nel recipiente per il risciacquo, quindi strizziamo di nuovo il capo facendo attenzione che il sapone sia stato eliminato completamente.

Fare la lavatrice

Fare la lavatrice può sembrare un'operazione semplicissima ma in realtà nasconde un certo numero di insidie: bisogna capire quali capi non vanno messi nel carico, come abbinare quelli che invece ci vanno, scegliere che tipo di detersivo usare, decidere se aggiungere o no l'ammorbidente piuttosto che l'anticalcare, ecc.

Iniziamo con l'occorrente:
  • sapone per lavatrice
  • ammorbidente
  • pastiglie anti-calcare
  • sacchi porta-biancheria
  • spray anti-macchia

Scelta del sapone
In commercio troviamo almeno due tipi di sapone per lavatrice: liquido o in polvere. Entrambi possono essere con o senza l'aggiunta di ammorbidente (i cosiddetti 2 in 1).

La differenza più tangibile tra il sapone liquido e quello in polvere è che il secondo può lasciare residui nel lavaggio a freddo.
I saponi liquidi inoltre offrono una serie di varianti per trattare capi particolari, come i neri o i jeans.

Nelle lavatrici non fa molta differenza comprare il sapone con o senza l'aggiunta di ammorbidente: c'è sempre una vaschetta dedicata per quest'ultimo e la lavatrice sa quando è arrivato il momento di utilizzarlo.

Selezione del bucato
Anche se sarebbe un bel risparmio di tempo purtroppo non possiamo lavare capi bianchi e colorati insieme (questi ultimi possono stingere durante il lavaggio e macchiare irrimediabilmente i bianchi), e neanche tessuti diversi tra loro: ogni materiale (cotone, lana, sintetici, ecc.) va trattato a temperature diverse e con programmi dedicati.

Sull'etichetta di ogni capo è sempre leggibile se può o meno essere lavato in lavatrice, e la temperatura del lavaggio.

Possiamo lavare insieme tessuti bianchi e con colori chiari (come beige o celeste) purchè siano di cotone (se abbiamo dei dubbi sul tipo di tessuto basta guardare sempre sull'etichetta) e adatti alla stessa temperatura.

Per esempio: capi di cotone, lino e canapa come tovaglie, tovaglioli, lenzuola, federe, possono lavati a temperature comprese tra i 60° e i 90°. In caso di macchie molto ostinate è più adatto un lavaggio a 90°, altrimenti 60° saranno sufficienti.

Invece altri capi di cotone o le fibre vegetali come ad esempio pigiami, camicie, calzini, t-shirt, polo, asciugamani, ecc., essendo più delicati, possono essere lavati a 60°.

La biancheria intima, infine, di solito può essere lavata a 40°, ma con una accortezza: essendo i capi più delicati andrebbero inseriti in speciali sacchetti di tessuto sintetico prima di metterli in lavatrice.
Questi sacchetti si possono acquistare al supermercato ed il loro costo è compreso tra 3 e 6 Euro, a seconda dalla grandezza.

Lavaggio
Prima di inserire la biancheria da lavare nel cestello è opportuno controllare la presenza di macchie persistenti. In caso ne trovassimo spruzzeremo lo spray anti-macchia. Di solito è una buona idea spruzzarne un pò anche sui polsini e i colletti delle camicie.

Di solito la portata massima di una lavatrice è di 5 Kg, ma difficilmente un single come noi avrà un carico di biancheria così grande da lavare.
Quindi per evitare un inutile spreco di acqua e detersivo probabilmente andrà benissimo un mezzo carico, che andremo ad impostare sul pannello di comando della lavatrice (la sua posizione varia a seconda della marca e del modello).

Ora dobbiamo mettere il detersivo, che verseremo direttamente nella pallina di plastica inclusa nella confezione (per la grande maggioranza delle marche).

Ecco delle quantità adatte alle varie situazioni:

  • poco sporco - 60ml per mezzo carico, 90ml per un carirco intero
  • sporco normale - 120ml per mezzo carico, 150ml per un carico intero
  • sporco difficile - 150ml per mezzo carico, 180ml per un carico intero

A questo punto aggiungiamo nella vaschetta della lavatrice che si utilizza di solito per il detersivo una pastiglia di anticalcare e un tappo di ammorbidente (sempre se non stiamo già usando un detersivo liquido 2 in 1).

Non ci resta che impostare la temperatura dell'acqua, il programma di lavaggio tra quelli disponibili (di solito sono 3: cotone, sintentici, delicati), e premere il tasto di accensione.

Il lavaggio durerà tra un'ora e un'ora e mezza circa.

Stirare le camicie

Per poter stirare al meglio le nostre comicie per prima cosa bisogna possedere un ferro a vapore, un asse da stiro e inoltre aver acquistato dell'amido spray: ce ne sono di molte marche, una vale l'altra, e lo possiamo trovare in tutti i supermercati. Il loro costo non supera di solito i 2 Euro.

L'amido, che rende più facile la stiratura e da alla camicia una maggiore rigidità, va spruzzato prima di cominciare a stirare.

Una camicia non si stira partendo da un punto qualsiasi bensì seguendo un ordine preciso:
  • colletto
  • polsini
  • spalle
  • maniche
  • petto (con bottoni)
  • schiena
  • petto (con asole)

Colletto
Appoggiamo sull' asse da stiro la parte interna del colletto ben teso e stiriamolo. Affinchè mantenga una buona vestibilità, stiriamo prima solo il listino (la parte rettangolare che collega il colletto al reste della camicia) e poi di nuovo insieme al colletto.

Polsini
Stiriamo i polsini prima sul rovescio, poi sul diritto, dopodichè abbottoniamo i polsini.

Spalle
Per facilitare l'operazione infiliamo la spalla della camicia nella parte più stretta dell' asse e stiriamo.

Maniche
Stiriamo la manica prima dalla parte dei bottoni (piegandola in corrispondenza della cucitura) e poi dall' altro lato.

Petto (con bottoni)
Distendiamo sul tavolo da stiro la parte davanti della camicia (dove si trovano i bottoni).
Per evitare di strapparli, passa il ferro solo sul tessuto tra un bottone e l'altro.

Schiena
Stiriamo la parte posteriore della camicia.

Petto (con asole)
Distendiamo di nuovo la parte davanti (dove si trovano le asole stavolta) e stiriamo tenendo tirato con la mano le asole.


Ecco la nostra prima camicia stirata perfettamente!

Fare il cambio di stagione

Fare il cambio di stagione è molto importante perchè ci permette di mantenere i capi in perfetto stato, per riutilizzarli nella stagione successiva.

Prima di tutto svuotiamo completamente l'armadio e puliamolo bene all'interno, possiamo usare un comune spray per le superfici lavabili che troviamo al supermercato.
Ricordiamoci di comprare anche dei sacchi copri-giacche e cappotti, alcuni porta-maglioni e copri-piumini, comprimo anche dei sacchetti profumati che manteranno un buon odore di fresco.

Avendo tutto l'occorrente cominciamo a porre i cappotti nei sacchi, possiamo metterne anche due visto che sono abbastanza ampi, così come le giacche. A questo punto appendiamo tutto, così non ci sarà pericolo che i capi si sgulaciscano.
I maglioni vanno negli appositi sacchi, dove ne entrano 4 o5 a seconda di quanto sono spessi.
Nel caso non avessimo a disposizione dei sacchi per maglioni e piumini, dopo averli riposti sul ripiano possiamo coprirli con un telo di cotone ricavato da vecchie lenzuola ed il gioco è fatto.

Nota: Mi raccomando: prima di riporre gli indumenti diamogli una lavata! :)

Un altro posto dove riporre gli indumenti sono dei sacchi che si aspirano con un comunissimo aspirapolvere. E' un pochino più costoso ma ci salva tantissimo spazio.
Li troviamo in tre misure: piccoli per abiti, maglie, ecc. o comunque cose non molto ingombranti, medi per maglioni, felpe, giacche, cappotti ed infine grandi per coperte, piumini, ecc.

Mettiamo tutto dentro, chiudiamo con la cerniera in modo da sigillare e poi attacchiamo il nostro aspirapolvere alla bocchetta posta al centro del sacco: pochi secondi e tutte le nostre cose prenderanno la forma di una sottiletta.
Tutto il nostro guardaroba in un metro quadro di spazio! Non è fantastico? E in qualunque momento apriremo il sacco ritroveremo i nostri capi senza ombra di sgualcitura, senza cattivi odori e senza polvere perchè questo sistema protegge anche dagli acari.

Quanto costa questa operazione? Dipende: i sacchi normali costano tra 1 e 2 Euro, a seconda della dimensione, mentre quelli da aspirare (anche detti buste salva spazio) variano tra 7 e 10 Euro.

Entrambi i tipi si possono trovare nel reparto casalinghi dedicato ai cambi di stagione di qualunque supermercato.